Laura Corchiola:

Nata a Cosenza, in Calabria, nel 1979, Laura Corchiola ha trascorso la sua infanzia tra i dolci pendii di Luzzi, un paesino collinare che le ha donato ricordi indelebili. La passione per i numeri, trasmessale dal padre, insegnante di matematica e fisica, e condivisa con la sorella, ha sempre fatto parte di lei. Eppure, ha sempre nutrito un profondo amore per le lettere e la creatività, ereditato dalla madre e dal padre, il quale ha pubblicato diverse poesie.

Dopo gli studi liceali a Cosenza, Laura si è trasferita a Bologna per intraprendere la facoltà di Giurisprudenza. Gli anni universitari sono stati indimenticabili: ha assorbito nozioni giuridiche, ma ha coltivato anche le sue passioni artistiche, frequentando teatri e musei. Dopo la laurea ha conseguito un master in diritto di famiglia e un master per poter insegnare nelle scuole diritto ed economia.

Tornata in Calabria, ha superato l'esame di avvocatura e ha collaborato con alcuni studi legali. Il desiderio di nuove esperienze l'ha portata a Monaco di Baviera, dove ha lavorato nel settore commerciale amministrativo in un'azienda italo-tedesca. In questa città ha incontrato il marito, un talentuoso gastronomo con cui hanno deciso di mettere a frutto la sua passione aprendo due attività commerciali nel settore della ristorazione. La vita a Monaco ha offerto loro l'opportunità di immergersi in una cultura diversa e di gestire un'impresa in un contesto internazionale e stimolante.

Laura e suo marito hanno messo al mondo due splendidi figli, Lorenzo e Manuel. La maternità l'ha spinta a riflettere sul suo futuro e a riscoprire la sua passione per la scrittura. Ha iniziato a scrivere poesie e fiabe, ispirata dal desiderio di regalare ai suoi figli un mondo magico e pieno di meraviglia. "A Lorenzo e Manuel, perché le fiabe sono la polvere di stelle che illumina il nostro mondo, e l'amore è la bacchetta magica che fa avverare i desideri più grandi", così ha dedicato il suo primo libro. In queste parole si racchiude tutto il suo amore per loro e la sua speranza che possano inseguire sempre i loro sogni.

La scrittura ha permesso a Laura di coniugare la sua formazione scientifica, con la sua logica e precisione, alla sua creatività, permettendole di creare mondi fantastici e personaggi che spera possano lasciare un segno nei cuori dei lettori. Le fiabe sono diventate per lei un modo per esprimere la sua anima più profonda e per trasmettere ai suoi lettori valori come l'amore, l'amicizia e la speranza.

Mi sono ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto che ci racconta di una famiglia apparentemente felice, di un'esistenza serena, di un'estate trascorsa tra sorrisi e affetti. Eppure, dietro questa facciata perfetta, si nascondeva un'anima tormentata che ha scelto la violenza come unica via d'uscita.


La felicità

La felicità è un miraggio, che inseguiamo senza sosta, ma che sfugge sempre alla nostra presa, come un arcobaleno che scompare.

La cerchiamo in cose grandi, come il successo, il denaro, la fama, ma non la troviamo mai, perché non è lì.

La felicità è fatta di piccoli attimi, di momenti fugaci, che riempiono il nostro cuore di gioia, e ci fanno dimenticare le difficoltà.

È un sorriso di un bambino, un abbraccio di un amico, una carezza di un amore, un tramonto sul mare.

La felicità è lì, a portata di mano, basta saperla riconoscere, e assaporarla fino in fondo, perché non dura per sempre.

Laura Corchiola

Lo scrigno magico di Laura Corchiola

Lo scrigno Magico è un viaggio incantato, dove avventure emozionanti si intrecciano con la scoperta di valori fondamentali come l'amore, l'amicizia, il coraggio e il rispetto. Attraverso storie di fate, folletti, draghi e principesse, imparerai l'importanza di credere in te stesso, di aiutare gli altri e di affrontare le sfide con determinazione. Ogni pagina di questo libro è un invito a sognare, a credere nella bellezza e a scoprire il potere della fantasia. Apri lo scrigno magico, scoprirai che la magia non è solo un sogno, ma una forza capace di trasformare il mondo. 




 


Figlio di Calabria

Valigie di cartone, un treno che va via

lasciando dietro un mare di malinconia.

Negli occhi un velo lucido, un desiderio ardente di un futuro sereno, via dal sentiero stringente.

E ti spinge oltre i monti, a cercare un altro mare.

Città di grigio asfalto, palazzi senza un'anima,

gente affannata, senza una meta, senza una trama.

Ti senti un po' straniero, un pesce fuori dall' onda,

ma un sorriso color mare fa sì che l'ombra affondi.

E allora ti ricordi, di quando eri bambino

e correvi per le strade senza un destino.

Ricordi il nonno, le storie di briganti fieri,

la nonna in cucina, profumi dolci e veri.

E ti senti un po' più forte, meno solo in questo andare, un tesoro dentro, da ricordare e amare.

E un giorno tornerai, lo sai, a camminare

sulla tua terra, il sole ti farà brillare

perché sei figlio di Calabria, e questo non lo puoi scordare, un legame indissolubile, che il tempo non potrà mutare.

Vorrei condividere con voi una poesia che ho scritto che affronta il tema dell'emigrazione, del ricordo delle radici e della speranza di un ritorno.

Laura Corchiola Luzzi CS 02.04.25


Sara, fiore spezzato

Sara, fiore di primavera,

sbocciata al sole, piena di vita,

un amore puro nel cuore,

un sorriso che incantava.

Un'ombra oscura ti ha ghermita,

un'ossessione malata e crudele,

ha spento la tua luce radiosa,

lasciando un vuoto incolmabile.

Lacrime di dolore e rabbia,

per un'ingiustizia insopportabile,

il tuo ricordo vive nei cuori di chi t'ha amato,

un monito contro la violenza.

Che la tua anima trovi pace,

e che chi ha compiuto tal orrore,

paghi per averti strappata alla vita,

fiore reciso troppo presto.

Laura Corchiola


Questa poesia è dedicata a Sara Campanella, una giovane vita spezzata troppo presto dalla violenza.

L'ossessione non è amore. L'amore è rispetto, libertà e reciprocità. L'ossessione è possesso, controllo e violenza!


L' abbraccio infranto

In un nido caldo, dove l'amore regnava,

ora solo silenzio, un vuoto che grava.

Tre anime innocenti, strappate alla vita,

in un attimo, un gesto, una notte infinita.

Un bimbo che sogna, un cuore puro e sincero,

schiacciato da un incubo, un dolore amaro.

Una madre forte e dolce, un faro nella notte, estinta da un'ombra.

Un'intera famiglia trafitta dalla stessa lama.

Un padre, colonna, sostegno e guida,

tradito dalla carne, dalla sua stessa carne.

Tre vite unite, un filo invisibile

Reciso da un destino terribile.

Invano le braccia si tendono a cercare

un calore familiare, un volto da amare.

Solo il silenzio risponde, un'eco amaro,

un abbraccio infranto, dolore immenso, un'anima dispersa.

Laura Corchiola


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