
Amor fati
Il titolo della silloge poetica dell'autore Roberto Bevacqua è una scelta densa di significato e ricca di suggestioni filosofiche. La derivazione di tale concetto proviene dal latino e significa letteralmente "amore del destino". Si tratta di una locuzione resa celebre dal filosofo Nietzsche. Quest'ultimo la utilizzava per esprimere un atteggiamento radicalmente affermativo nei confronti della vita: bisogna non solo accettare ciò che accade, ma anche amarlo, nei suoi aspetti più duri, dolorosi e inspiegabili. Contestualizzando tale concetto nella seguente silloge poetica, Amor fati propone dei componimenti attraversati da una riflessione profonda sul destino, sul senso dell'esistenza e sul modo in cui l'essere umano si rapporta agli eventi che non può controllare.

Amor fati di Roberto Bevacqua
23 Luglio 2025redazione krysopea
Prefazione
Il titolo della seguente silloge poetica, Amor fati, dell'autore Roberto Bevacqua, è una scelta densa di significato e ricca di suggestioni filosofiche. La derivazione di tale concetto proviene dal latino e significa letteralmente "amore del destino". Si tratta di una locuzione resa celebre dal filosofo Nietzsche. Quest'ultimo la utilizzava per esprimere un atteggiamento radicalmente affermativo nei confronti della vita: bisogna non solo accettare ciò che accade, ma anche amarlo, nei suoi aspetti più duri, dolorosi e inspiegabili. Contestualizzando tale concetto nella seguente silloge poetica, Amor fati propone dei componimenti attraversati da una riflessione profonda sul destino, sul senso dell'esistenza e sul modo in cui l'essere umano si rapporta agli eventi che non può controllare.
Verità raminghe le nostre
che non mutano al mutare delle maree
e attendono nel silenzio delle stelle
l'orizzonte degli eventi…
Tratto dalla composizione poetica "Marvelius"
Lo stesso lettore si troverà ad affrontare un percorso di consapevolezza, di riconciliazione con ciò che è stato e anche una tensione interiore verso un'accettazione attiva, quasi eroica, del proprio cammino (la lettura). Non a caso, infatti, già il titolo porta con sé un tono filosofico e meditativo, ma apre anche a infinite sfumature emotive che vanno dalla rassegnazione alla resilienza, dalla malinconia alla redenzione… sempre a seconda dall'interpretazione del lettore stesso. Pagina dopo pagina si esploreranno ulteriori livelli di significato, specialmente se si considera l'ambito poetico come uno spazio in cui l'interiorità si fa parola. Amor fati è sia un manifesto che una dichiarazione
esistenziale. Lo stesso autore, scegliendo questo titolo, sembra voler dichiarare sin dall'inizio una visione del mondo: non fuggire il dolore, non rinnegare le cadute, ma accoglile come parte necessaria di un disegno più grande – o almeno, di un cammino che acquista senso proprio nell'attraversamento delle sue ombre.
Segui i miei piccoli passi la corda di crine nel sottile giogo del destino.
Segui queste orme infanti oltre le ombre che serrano segreti
Il capo carminio è il tuo sole
il bianco rilucire della veste la tua alba
l'oscuro disegno del fato la tua speranza.
Tratto dalla composizione poetica "Orme"
Si evoca, così, una poetica della resilienza, in cui ogni poesia è un frammento di una narrazione più ampia: quella di chi ha imparato a convivere con le proprie ferite, trasformandole in materia viva. Ma attenzione: Amor fati non dà voce alla rassegnazione, ma bensì ad un atto di amore radicale verso la vita nella sua interezza.
Tutta la silloge poetica può essere letta come un invito rivolto a chi legge: ama ciò che ti accade, trova bellezza persino nell'inevitabile. In questo senso, la poesia dell'autore, non è solo un'etichetta, ma una chiave interpretativa con il fine ultimo entrare nei testi con uno sguardo aperto.
Nelle biglie del tempo
scorre il corso delle cose andate
e in questa infinitudine si piega
il calco del vivere mortale
Mi arride un canto
tra i fili dei ricordi
come vento su caule filute
echi di parole dimenticate
Un esile suono
un cinguettio informe
simile a squilla di cascata
su pietre e sassi tondi
tintinna
tra ragnatele di una memoria antica
Nell'agreste bordura delle linfe
guizza un pesce dalla livrea cangiante
Così si quieta l'amor fati
si colma il flusso nelle vene rossosangue
Cadono catene e sciolti i cardini ferrati
s'odono i raffi
sui grumi della terra
Lo sguardo si rinnova
fin l'orizzonte ed oltre ancora
e brucia in crogioli sfavillanti
fornaci di vampe duellanti
Resta un desio
un sogno adusto e pio
il viver del giorno
che veste di speranza
nel vento e nel sole che sazia
come la notte il sonno che culla in grazia
Tratto dalla composizione poetica "Amor fati"
La poesia appena citata si apre con l'immagine delle "biglie del tempo": il tempo rotola, scivola via come biglie che portano con sé le "cose andate". L'autore ci introduce così in un paesaggio interiore dove il tempo non è lineare, ma circolare, lucente, fragile.
Proseguendo nel cuore della poesia, emerge un canto tra i ricordi, un suono flebile ma persistente. L'immagine "tra i fili dei ricordi / come vento su caule filute" è di una delicatezza toccante: ciò introduce
il tema del ricordo delle parole dimenticate (leggero come un soffio o un respiro) che tornano a galla come echi, e poi ancora quel "cinguettio informe", "squilla di cascata", che vibra tra "ragnatele di una memoria antica". Attraverso le parole scelte, vive su carta un continuo rimando ad una percezione sensoriale intensa, quasi onirica, dove la natura, la vitalità è in piena metamorfosi. Ma arrivando al nucleo filosofico e spirituale del testo, l'autore dichiara apertamente che l'amor fati non è solo un'idea.
Così si quieta l'amor fati si colma il flusso nelle vene rossosangue
Anzi, è un'esperienza corporea e totalmente viscerale che porta all'accettazione del destino e che spalanca le porte per una visione nuova, ampia, intensa.
Nel finale si legge la speranza:
Resta un desio un sogno adusto e pio il viver del giorno che veste di speranza
Come già accennato, è giusto a questo punto ribadire che Amor fati, non è soltanto una scelta intellettuale, è un percorso poetico. L'autore condurrà il lettore, pagina dopo pagina, dentro un piccolo rito di trasformazione: da ciò che si perde, a ciò che resta e dallo stato di oblio fino alla grazia. Per ognuno di noi, la vita di ogni giorno, nel suo scorrere, si tende a tingere di continua speranza e questa in questa silloge poetica, suggeriamo al lettore di abbandonarsi ad una melodia non solo da leggere, ma soprattutto da ascoltare nel silenzio profondo dell'anima.
Prefazione redazionale
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